Quando si parla di cocktail perfetti, solitamente si parla spesso di distillati, vermouth o alla garnish. Eppure, c’è un ingrediente silenzioso, discreto, ma fondamentale, che conferisce equilibrio, profondità e complessità a ogni miscelato ben costruito: il bitter.
I bitter nascono come elisir medicinali: miscele alcoliche infuse con erbe, spezie e radici amare, pensate per favorire la digestione. Dal Settecento in poi, cominciano a trovare spazio nella miscelazione, diventando protagonisti di grandi classici della mixology come l’Old Fashioned e il Manhattan.
Un bitter è una soluzione alcolica aromatizzata con botaniche amare e aromatiche: cortecce, spezie, agrumi, fiori, frutta, semi e radici. Non vanno confusi con gli amari da fine pasto: i bitter per cocktail sono altamente concentrati e si usano in gocce o dash.
La loro funzione principale è equilibrare e arricchire: un bitter può correggere un cocktail troppo dolce, esaltarne la struttura o introdurre note aromatiche uniche.
Aromatic Bitters
I più classici. Speziati, intensi, con note di chiodi di garofano, cannella, cardamomo e radici amare.
Cocktail consigliati: Old Fashioned, Manhattan, Sazerac.
Agrumati
Bitter a base di scorze di limone, arancia,pompelmo. Aggiungono freschezza e vivacità.
Cocktail consigliati: Martini, Martinez, Negroni bianco, Gin Tonic.
Bitter Gourmand / Fruttati
Come i Chocolate Bitter o Peach Bitter, donano un twist insolito. Il cioccolato si abbina bene a whiskey e vermouth; la pesca con rum o Cognac.
Cocktail consigliati: Manhattan twist, Negroni al cacao, Rum Old Fashioned.
Speziati e “Savory”
Innovativi e stimolanti. Celery, Olive,Cucumber e Creole Bitters introducono sentori salati, erbacei o speziati.
Cocktail consigliati: Bloody Mary, Martini Dry, French 75, Gimlet.
Dosaggio: si usano in piccole quantità, solitamente da 1 a 3 dash.
Tecnica: si aggiungono direttamente nel mixing glass o shaker, oppure come finishing touch sopra la schiuma di un sour.
Bilanciamento: il bitter ha un effetto moltiplicatore: esalta, corregge e completa. È il "sale" del cocktail.
Identità e originalità: con pochi dash puoi creare una firma unica per i tuoi drink.
Strumento didattico: insegnare l'uso dei bitter è fondamentale nei corsi di mixology, poiché migliora la sensibilità aromatica del bartender.
Versatilità: un set di bitter professionale (es. il Bar Pack di The Bitter Truth) offre infinite combinazioni con un ingombro minimo.
60 ml Bourbon o Rye Whiskey
1 zolletta di zucchero
2 dash Aromatic Bitter + 1 dash Orange o Chocolate
Ghiaccio, scorza d’arancia
45 ml Gin
30 ml Vermouth rosso
1 bar spoon Maraschino
2 dash Orange Bitter
Stir & strain, guarnire con zest di limone
Durante il corso Barman Primo Livello in partenza a Cagliari il prossimo 20 Ottobre; si studiano ed utilizzano in miscelazione 35 bitters differenti!
Campionati Italiani Barman per professionisti e per scuole alberghiere in Toscana il 2 e 3 aprile