L’Italia è una repubblica basata sul lavoro e sulla moka. Almeno fino a qualche tempo fa. Oggi il caffè filtro strappa sempre più fedeli alla caffettiera e persino all’efficiente macchina con le cialde, spostandoli sulle caraffe, gli alambicchi e le garze del caffè filtro.
Il caffè filtro, detto anche caffè filtrato, è preparato versando dell’acqua calda sul caffè macinato, raccolto in un filtro. Il liquido risultante è raccolto in una caraffa. Il calore è presente nell’acqua, mentre la forza di gravita opera l’estrazione di aromi e oli dal caffè. “È vista come bevanda da meditazione, la macchina a volte è preferibile, se non c’è conoscenza. Ma il metodo manuale permette di “giocare” un po’ con le variabili e i parametri di
La ricetta suggerita prevede un rapporto di caffè acqua pari 1:16. Suggerita, non obbligatoria. Inoltre, si suggerisce l’utilizzo di acqua con residuo fisso a 180 °C tra i 50 e i 110 ppm. FONDAMENTALE LA QUANTITÀ E LA TEMPERATURA DELL'ACQUA
Maggiore è questo valore, più l’acqua sarà in grado di estrarre. Il caffè solido è attraversato dall’acqua e porta via con sé tutte le particelle solubili di quel granello. L’acqua priva di minerali ha un potere solvente inferiore. Quindi questo valore è importante, ma conta anche la temperatura, che deve aggirarsi intorno ai 93 °C. anche qui dipende dal risultato che voglio ottenere: “Se usassimo un’acqua arrivata al punto di ebollizione, potremmo estrarre sostanze che danno alla tazza un gusto amaro e una percettibile astringenza. Quindi rischiamo di estrarre un gusto amaro dal caffè, che di amarezza è privo“.
Il tempo di contatto tra acqua e caffè è importante perché si va incontro a fenomeni di sovraestrazione o sottoestrazione. “Se utilizzassimo 15 g di caffè macinato e un quantitativo di acqua di 240 g dovrei estrarre la mia bevanda in circa due minuti e mezzo. Se ci impiegassimo di più, significa che la grana è troppo fine, al contrario abbiamo macinato troppo grossolanamente“. La regola aurea per preparare il perfetto caffè filtro resta una: “Se ho un caffè che non conosco, parto da un range suggerito, dopo di che valuto in base al risultato finale“.
C’è da chiedersi: come mai gli italiani, popolo della moka, si stanno convertendo al caffè filtro? La risposta è nel mood che quella tazza regala. “Il contesto sociale in cui viviamo, la circolazione sempre più rapida delle informazioni e il bisogno di vivere in maniera sana e sostenibile, ha creato le condizioni ideali affinché questo metodo attecchisca“, spiega Surano. Il caffè filtro è una bevanda di degustazione. Come per il vino, c’è bisogno di tranquillità per godere appieno del piacere che la tazza è in grado di regalare.
Per iniziare a preparare caffè filtro, si possono seguire i metodi manuali che hanno dei costi irrisori. Primo: il macinatore. Costa tra i 15-20 euro.
Si può comprare online o nelle caffetterie speciality. Gli strumenti più semplici sono la V60 e il Chemex, composta da una caraffa e un cono che si sovrappongono. La V60 è un dripper che trae il suo nome dalla sua forma conica a V con un angolo di 60°. Qui cono e caraffa sono separati. Per il Chemex invece cono e caraffa sono uniti. In più, bisogna acquistare i filtri.
Un viaggio dal nord al sud della penisola, isole comprese, alla scoperta dei bar storici d'Italia.
LA TOSTAURA DEL CAFFE', tanti lettori ci hanno chiesto un approfondimento in merito! buona lettura
𝐈𝐋 𝐑𝐈𝐂𝐄𝐓𝐓𝐀𝐑𝐈𝐎 𝐃𝐄𝐈 𝐂𝐎𝐂𝐊𝐓𝐀𝐈𝐋 𝐌𝐎𝐍𝐃𝐈𝐀𝐋𝐈 𝐈.𝐁.𝐀.