La tazzina fumante è simbolo dell’italianità: piacere, convivialità, relax, energia ma, soprattutto, un motore importante per l’economia del Belpaese. E se sono tanti i modi per gustarlo e i luoghi dove farlo. Ma su una cosa gli italiani sono d’accordo: oltre il 64% continuerà a bere caffè anche in futuro come fa ora ed addirittura uno su quattro aumenterà i propri consumi. Il caffè, infatti, è un rito irrinunciabile, anche decaffeinato, ed è amato da quasi un italiano su due. È questo lo scenario che emerge dalla seconda edizione dell’indagine “Gli italiani e il caffè” condotta da AstraRicerche per conto del Consorzio Promozione Caffè. Un’occasione per ribadire il profondo legame che gli italiani hanno con l’iconica bevanda.
«Che sia un vero alleato del benessere è confermato da numerose evidenze scientifiche. Una vasta letteratura sottolinea i tanti benefici associati ad un suo moderato consumo su importanti aspetti della fisiologia umana. Dalla memoria alla concentrazione, dalla performance fisica al rallentamento del fisiologico declino cognitivo legato all’età.
Si sono evidenziate anche la riduzione del rischio di malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e la malattia di Parkinson, e una forte azione preventiva e protettiva nei confronti del diabete di tipo 2 e di alcune malattie del fegato, tra cui cirrosi, steatosi ed epatite», spiega il Professor Luca Piretta, Nutrizionista e Gastroenterologo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
LA TOSTAURA DEL CAFFE', tanti lettori ci hanno chiesto un approfondimento in merito! buona lettura
𝐈𝐋 𝐑𝐈𝐂𝐄𝐓𝐓𝐀𝐑𝐈𝐎 𝐃𝐄𝐈 𝐂𝐎𝐂𝐊𝐓𝐀𝐈𝐋 𝐌𝐎𝐍𝐃𝐈𝐀𝐋𝐈 𝐈.𝐁.𝐀.
Cappuccino, Latte o Flat White? Vi spieghiamo le differenze.