Facile confondersi, insomma, sulla data di nascita da segnare sulla carta d'identità dell'Hanky Panky, se non si ha avuto modo di conoscerlo bene. Questo giovanotto dell'arte miscelata è in realtà nato circa 100 anni fa ed è due volte moderno, due volte storico, perché non è solo il primo in assoluto a vedere il Fernet Branca come ingrediente - dettaglio importante ma meno impattante per la storia dei cocktail -, ma è anche il primo tra i grandi classici a essere stato firmato da una donna: Ada Coleman. Ad oggi ancora l'unica head bartender della lunga - e celebrata - storia del Savoy di Londra, uno dei templi del bere miscelato.
Elegante esattamente come i clienti che serviva, Ada Coleman ha iniziato la sua rivoluzione rosa nei primissimi anni del '900, passando velocemente da barista a barlady e poi a barmanager, facendo così la storia della miscelazione. E sebbene sia ovvio che in vent'anni di carriera dietro un bancone da bar abbia servito migliaia di drink, leggenda vuole ne abbia anche create diverse decine, tanto era felice la sua mano nell'inventarsi nuove ricette.
Una delle più famose, l'Hanky Panky, intreccia i suoi fili temporali con una leggenda del teatro inglese, quel Sir Charles Henry Hawtrey che per primo portò in scena le opere dei contemporanei Oscar Wilde e Somerset Maugham. “Il compianto Charles Hawtrey - ha raccontato la Coleman in un'intervista rilasciata a fine carriera, nel 1926 - è stato uno dei migliori giudici e conoscitori di cocktail che io abbia mai incontrato. Alcuni anni fa, quando finiva di lavorare, veniva al bar e diceva: 'Coley, sono stanco. Dammi qualcosa che mi tiri su'. È stato per lui che ho passato ore a sperimentare fino a quando non ho creato un nuovo cocktail. La volta successiva che è entrato, gli ho detto che avevo qualcosa di nuovo per lui. Lo sorseggiò e, scolando il bicchiere, disse: "Per Giove! Questo è il giusto Hanky-Panky! (in inglese, questa espressione è traducibile in vari modi, tra cui imbroglio, impiccio e gioco di prestigio, ndr)".
Un'altra delle particolarità di questo drink è che nonostante abbia circa 100 e più anni di storia alle spalle, i suoi natali non si perdono in una nebbia di leggende: sappiamo esattamente quando, come e con quale ispirazione è nato, complice la mano di chi l'ha firmato.
Invece di sparire nell'oblio di un mare pieno di barman, Ada - Coley - Coleman si è stagliata per decenni, e lo fa ancora oggi, sul brusio di sottofondo come capostipite di un movimento e di un mestiere che avrebbe impiegato ancora qualche decennio a diventare comune.
Da tempo si specula, inoltre, che Coley sia stata la mentore di Harry Craddock nei suoi anni al Savoy, quando furono colleghi per ben 5 anni prima che la Coleman si ritirasse a vita privata. Illazioni? Per alcuni, ma ciò che è certo è che nel The Savoy Cocktail Book, una delle bibbie indiscusse del bere miscelato che Craddock scrisse circa un decennio dopo, l'Hanky Panky è messo nero su bianco esattamente con la ricetta originale. Ed è bello pensare che si siano influenzati a vicenda, esattamente come il Fernet ha influenzato il Martini, scrivendo una nuova virgola nella storia della Mixology.
Hanky-Panky
Ricetta originale dal The Savoy's Cocktail Book
2 gocce di Fernet Branca
½ Vermouth italiano dolce
½ Gin secco
“Shakerare bene e filtrare nel bicchiere da cocktail. Spremi la buccia d'arancia in cima. "
Tequila bianca, avocado, lime e una tintura pepata!
Creato da una delle più famose Barlady di tutti i tempi: Ada Coley Coleman.