Il Moscow Mule è uno dei cocktail più popolari al mondo: fresco, speziato e servito nell’iconica tazza di rame. Ma dietro al suo successo non c’è solo il gusto: questo drink è nato da una strategia di marketing geniale, capace di trasformare un’idea in un fenomeno globale.
Contrariamente a quanto il nome potrebbe far pensare, il Moscow Mule non nasce in Russia, bensì negli Stati Uniti, a Los Angeles, nei primi anni ’40.
I protagonisti di questa storia sono:
I due si incontrarono e decisero di unire le forze: vodka + ginger beer + lime.
Il mix funzionava, ma serviva un’idea per lanciare il nuovo drink. Martin ebbe allora un’intuizione: girare bar e locali con una Polaroid, fotografando i clienti mentre bevevano il cocktail nella tazza di rame. Una copia della foto rimaneva al cliente, l’altra al barista.
In poco tempo, il passaparola visivo trasformò il Moscow Mule in un trend: tutti volevano “il cocktail nella tazza di rame”.
Ecco la ricetta classica, oggi riconosciuta ufficialmente anche dall’IBA (International Bartenders Association):
Preparazione:
Versare la vodka e il succo di lime nella tazza di rame, aggiungere ghiaccio e completare con ginger beer. Mescolare delicatamente e guarnire con una fettina di lime o cetriolo.
Oggi il Moscow Mule è uno dei cocktail più richiesti nei bar di tutto il mondo. La sua storia dimostra come un’idea creativa di marketing possa trasformare una bevanda sconosciuta in un’icona internazionale.
E, ancora oggi, la sua identità è indissolubilmente legata a quella tazza di rame scintillante che ha contribuito a renderlo unico.
Il cocktail nato negli USA da un’idea di marketing geniale, oggi icona mondiale servita nella celebre tazza di rame.
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